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Tomoe Shinohara: Artista, designer, icona di Harajuku

Frangetta, vestiti spensierati e un’infinità di accessori di plastica: la cantante e personalità della TV Tomoe Shinohara ha conquistato il mondo dell’intrattenimento e della moda con una grande personalità e uno stile eccentrico, da cui è nato un intero trend giovanile, Shinorer. Tutti i teenager vogliono assomigliarle e ora va verso nuove direzioni, da musica e TV a illustrazione, costumi e design tessile. L’abbiamo intervistata per scoprire di più sulla sua vita.

 

Come hai iniziato nella tua carriera da cantante e artista?

A 10 anni ho iniziato ad apparire sui palcoscenici come ballerina classica. Il mondo dello spettacolo mi ha affascinato per due motivi: il primo era la possibilità di esprimere i propri sentimenti e il secondo era la creazione di splendidi costumi. Da quel momento in poi ho voluto rendere il mio sogno realtà.

Hai debuttato a 16 anni. Com’è stato lavorare nel mondo dell’intrattenimento?

Ho fatto un’audizione, preso lezioni di canto e altre discipline [per prepararmi al mondo dello spettacolo] e debuttato nel 1995. Ero felicissima perché avevo l’opportunità di cantare al Budokan, scrivere canzoni e creare i costumi per il tour.

Successivamente mi sono cimentata in musical e TV. Ho incontrato molte persone lavorando sul palco e in vari film, così sono riuscita a concentrarmi sul design dei costumi, lavoro che faccio tutt’ora.

 

 

Perché le persone sono così entusiaste del tuo stile e della tua personalità, secondo te?

Il movimento Shinorer è esploso grazie a un programma TV. Sono apparsa in un segmento in cui davo dei regali creati da me a varie celebrità come James Brown. Incontrare nuove persone mi ha reso felice ed estroversa, era ovvio dal modo in cui parlavo e mi comportavo. Il mio entusiasmo era contagioso ed è nato lo stile Shinorer. Essere liberi di divertirsi con il proprio look, senza badare al genere di chi li indossava, era già un trend in quel periodo e il mio approccio “sempre vero a me stessa” era un match perfetto con lo spirito anni ‘90.

Sei famosa per uno stile unico che include codini, accessori di plastica e look di Super Lovers. Com’è successo che ti vesti in un modo che nessuno ha mai visto prima?

Volevo essere diversa da tutti gli altri. Lo schermo della TV era il mio palcoscenico, quindi ho creato accessori e look colorati per le mie performance. Ero felice di creare capi originali con le mie mani e il mio approccio DIY è stato accolto da persone di tutte le età, portando il mio stile a diventare un trend. Ho ricevuto tantissimi accessori fatti a mano dai miei fan e la mia gioia era tanto palese che le persone l’hanno notata.

 

 

Il boom Shinorer ha portato i tuoi fan a creare look quasi identici ai tuoi. Subito dopo il Decora è diventato altrettanto famoso. Hai mai pensato che il tuo stile poterebbe aver dato vita non a uno ma a ben due trend internazionali? Quali sono le differenze e similitudini tra Decora e Shinorer?

Amo avere uno stile un po’ più mascolino. Lo stile Shinorer usa principalmente i colori primari, mentre il Decora si concentra su sfumature fluo. In passato creavo braccialetti con corde per saltare e perline nei miei colori preferiti. Anche il Decora ha un aspetto DIY. I Giapponesi amano creare cose con le loro mani, è nel nostro DNA.

Che ruolo ha giocato Harajuku nella creazione del tuo stile?

Ho aperto uno studio con mio marito Tatsuki Ikezawa nel 2020 proprio a Harajuku. È un’area piena di energia, cultura e moda, la adoro! La mia ultima mostra era a Shibuya, vicino a Harajuku.

Il mondo è un po’ instabile al momento, a causa della pandemia, ma i negozi della zona si stanno adattando a questa nuova realtà: Harajuku sarà sempre un luogo unico e io voglio andare avanti e creare un nuovo movimento che cambi la moda della zona.

 

 

Hai mantenuto la tua personalità unica durante tutta la tua carriera. Come hai fatto a mantenere la concentrazione?

Creare cose a mano è la mia fonte d’ispirazione. Quando creo i miei vestiti, tocco le stoffe, prendo un ago e provo a fare qualcosa di nuovo. Attività come il disegno tengono la mia mente attiva e accendono la mia creatività giorno dopo giorno.

Recentemente ho provato a fare dei vestiti con pattern rettangolari ispirati dai kimono e ho preso atto del fatto che la sostenibilità è parte integrante del mio processo creativo. Voglio essere più connessa con la società e l’ambiente attraverso ciò che creo.

Il mio obiettivo al momento è lavorare oltreoceano. Creo capi così che le persone nel mondo possano scoprirmi e metto il mio processo creativo nella sua interezza su Instagram, dateci un’occhiata quando avete del tempo.

Dedicarsi a una sola arte è una scelta rispettata in Giappone, ma tu hai sempre voluto spaziare tra molte passioni. Cosa pensi del binario tra specializzazione e varietà?

Quando mi hanno offerto un lavoro da cantante, ho iniziato a prendere lezioni di canto, poi ho preso lezioni di recitazione quando ho cambiato lavoro. Imparare cose nuove fa parte della vita di un professionista nel mondo dello spettacolo.

Recentemente sono tornata all’università, la Bunka Gakuen University a Shinjuku, dopo 20 anni. Quando si tratta di design della moda, ci sono costantemente nuove idee, trend e stili che vengono da tutto il mondo, quindi cerco di diversificare il mio sapere, per continuare a fare ciò che amo rimanendo al passo con i tempi.

Quali sono stati i traguardi più memorabili della tua carriera?

Lavoro nell’industria dell’intrattenimento da 25 anni, ho fatto moltissimo negli anni passati, ma continuo a divertirmi giorno dopo giorno. Ora spendo il mio tempo a creare costumi di scena e mi occupo dell’immagine del brand come direttrice artistica. Ma non si tratta solo di me: mio marito e il mio team fanno parte del mio viaggio oltre che della mia nuova azienda, Studeo. Vogliamo produrre lavori di alta qualità e migliorare sempre.

 

 

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Introduzione e domande di Vania, traduzione di Luna.
Immagini cortesia di Studeo.

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