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La nascita della sottocultura di Harajuku

Le sottoculture della moda giapponesi sono famose in tutto il mondo grazie alle fotografie fatte per strada dei look più eclettici di Tokyo. Queste foto sono diventate popolari per la prima volta grazie al magazine FRUiTS. Nel 1997, il fotografo Shoichi Aoki decise di pubblicare i look visti per le strade della capitale giapponese nel magazine. All’epoca le sottoculture giapponesi, come Gyaru e Lolita, erano sconosciute al resto del mondo… ma non per molto! Di seguito troverete una panoramica dei vari stili e movimenti della moda del passato, fino ad arrivare ai giorni nostri. Non dimenticatevi però che queste sottoculture della moda sono originarie degli anni ‘70 e sono in costante evoluzione: ci sono moltissimi altri stili da scoprire!

 

Immagine cortesia di SukebanDeka.

Sukeban

Sukeban (tradotto “ragazza boss”) è stata una delle prime sottoculture a emergere a Tokyo. Negli anni ‘50, le gang di strada stavano sperimentando con la cultura biker americana aggiungendoci un tocco della cultura locale. Gran parte di queste gang, chiamate bōsōzoku, erano composte solo da uomini. Di conseguenza le ragazze iniziarono negli anni ‘60 a creare gang solo per loro. Le gang sukeban personalizzavano le loro uniformi tradizionali alla marinaretta, prendendi ispirazione dallo stile punk americano e britannico. Le ragazze che ne facevano parte, ritenute delle delinquenti da gran parte della società giapponese, prendevano la loro ribellione molto seriamente: avevano armi, combattevano contro altre gang e commettevano piccoli furti. È importante notare che questa forma di ribellione faceva parte del movimento per la liberazione femminile degli anni ‘60 e ‘70. Oggi la cultura sukeban è stata macchiata da feticismo e stereotipi, ma rimane lo stile delle ragazze più toste che la sottocultura della moda giapponese abbia mai visto!

Immagine cortesia di Egg.

Gyaru

Come lo stile sukeban, quello Gyaru è nato negli anni ‘70 come forma di ribellione contro gli standard di bellezza tradizionali. Il nome deriva dalla traduzione giapponese della parola inglese “gals” e l’inizio di questo stile è segnato dall’arrivo di Levis a Tokyo nel 1968. Le ragazze volevano disperatamente imitare lo stile degli adolescenti americani e presero letteralmente d’assalto il negozio per comprare gli iconici jeans. Quando Pamela Anderson iniziò a sfoggiare il suo look con abbronzatura e capelli biondi nella serie televisiva anni ‘80 Baywatch, lo stile gyaru ne prese ispirazione e raggiunse il picco della popolarità nei primi anni 2000, con l’apertura di vari negozi a tema, come lo Shibuya 109. Molti iniziarono a seguire questo stile, tra cui Himena Osaki, icona del sottogenere Hime Gyaru, famoso grazie ai magazine Egg e Koakuma Ageha. Queste pubblicazioni, simili a FRUiTS, si concentravano sullo stile di un quartiere particolare, in questo caso Shibuya. Anche se il Gyaru è in declino, la nascita del Neo Gal mostra che c’è ancora speranza per questa sottocultura!

 

Immagine cortesia di X Japan.

Visual Kei

Questa sottocultura è legata al genere musicale che porta lo stesso nome ed è iniziata nel 1989 con la band X Japan. Originariamente era fortemente influenzata dalle star del rock americano, come i Kiss e i Motley Crue, conosciuti per le loro capigliature elaborate, look punk con un tocco glamour, make-up appariscente, piercing e lenti a contatto colorate. Con l’evoluzione di questo stile, si aggiunsero elementi del punk, cyberpunk e della scena della musica elettronica che resero il Visual Kei sempre più popolare (anche ai giorni nostri!). Oggi questo stile rimane in vita tramite band e artisti come Kamijo, Nocturnal Bloodlust e Jupiter, oltre a magazine come Cure.

 

Immagine cortesia di @mahouprince.

Decora

Lo stile Decora è una delle sottoculture più recenti ad apparire nel panorama della moda giapponese, essendo nato nei primi anni 2000. Caratterizzato da strati su strati di accessori, tra cui mollettine, fasce per capelli, calze con motivo, scaldamuscoli, calze a maglia e mascherine personalizzate, questo stile è popolare in tutto il mondo, grazie alla modella e cantante Shinohara Tomoe. Il suo look includeva un make-up minimale e molti accessori in plastica dall’aspetto grazioso. Una volta apparso nel magazine FRUiTS ha conquistato il mondo! Oggi il Decora rimane popolare (non solo a Harajuku) e diventa sempre più eccentrico, facendo da rivale allo stile Lolita per fan.

 

Scritto da Katie, tradotto da Luna.
Immagine cortesia di The COMM.

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