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L’arte di Marina Fini: allegria per il mondo

Dal gestire uno strip club femminista (obbligato a chiudere dalle autorità per ben due volte) al viaggiare per il paese vendendo arte e gioielli, con Marina Fini non ci si annoia mai. Se Sailor Moon salva il mondo nel nome della luna, Marina fa la stessa cosa nel nome del colore, della luce e della gioia.

Marina viene da Los Angeles, California, e coltiva una passione per l’arte sin da bambina. Mentre studiava per la sua laurea in cinema (specializzandosi in costumi di scena), Marina si è innamorata della fotografia fantasy, dei progetti video e della scenografia. Ben presto è diventata abilissima con il taglio al laser… e il resto è storia!

“Sento che la mia vocazione è creare spazi che aiutano le persone a guarire, così che l’umanità possa diventare migliore.”

Quattro anni e mezzo fa, Marina ha scoperto Snoezelen, un trattamento sviluppato negli anni ‘70 per aiutare le persone autistiche o con difficoltà legate all’apprendimento, rimanendo affascinata dagli ambienti extra sensoriali usati nella terapia per stimolare il rilassamento e la comunicazione nei bambini con disabilità. Allo stesso tempo, Marina viveva una profonda epifania spirituale che l’ha motivata a celebrare la vita e a supportare le persone nel loro viaggio verso la realizzazione del loro potenziale. Dopo aver preso una certificazione in Reiki (una forma di guarigione dell’energia con origini giapponesi), era chiaro che si stava avviando su un sentiero di guarigione spirituale. “Sento che la mia vocazione è creare spazi che aiutano le persone a guarire, così che l’umanità possa diventare migliore.”

 

Immagine cortesia di Luci Crystal.

Guidata da questo obiettivo, Marina ha trasformato luoghi scialbi in uno spettacolo di colori. “Amo portare le persone fuori dalla loro realtà quotidiana in un mondo di guarigione coloratissimo,” ci rivela Marina. Essendo una sostenitrice della terapia dei colori, Marina usa tutte le sfumature dell’arcobaleno in installazioni che portano gioa alle persone. Il simbolo dell’arcobaleno, come unione di tutti i colori, naturalmente è una parte fondamentale del suo lavoro. “Rappresenta tutto, tutti gli aspetti della realtà, della gioia e dell’esistenza. È la cosa più inclusiva al mondo!” Rainbow Bath House è l’opera più grande e longeva dell’artista e mostra tutto il suo amore per questo simbolo.

 

 

Specchi, plexiglas e materiali olografici sono elementi chiave delle opere di Marina Fini e le permettono di manipolare la realtà in un’esperienza psichedelica che cambia il nostro modo di percepire il mondo. “È molto strano, sembra di essere ipnotizzati,” spiega Marina.

Ma non finisce qui: l’amore di Marina per costumi, scenografie e accessori colorati si traduce in molti altri aspetti del suo lavoro. Per esempio, nel video musicale con Nitty SCott “Kaleidoscopes”, Marina trasforma i suoi modelli in versioni esagerate di loro stessi e ci porta con sé in un viaggio psichedelico attraverso una realtà alternativa chiamata “QUEER AF”. Nelle sue fotografie per The Slather Sisters, Fini cattura perfettamente l’essenza della femminilità senza compromessi del trio mentre sullo sfondo brilla una foresta pluviale color arcobaleno.

Nonostante il suo successo, Marina deve anche affrontare delle sfide. “Non è semplice, combatto per la salvaguardia dell’ambiente, ma allo stesso tempo utilizzo materiali come il plexiglas… sono un ossimoro che cammina!” Marina usa la plastica per analizzare il nostro mondo, ma questo non rende la cosa meno problematica ai suoi occhi. Ha trovato un compromesso e ha deciso di utilizzare questo materiale come se fosse oro, creando opere di valore destinate a durare per sempre.

 

Immagine cortesia di Ross Feighery.

Fini ha dovuto fare i conti con un problema che perseguita gli artisti dalla notte dei tempi: vendere la propria anima per denaro o mantenere la propria integrità e vivere di stenti? “Ho fatto molte cose che non si allineano alla mia filosofia, ma allo stesso tempo penso che non ci sono veri errori, non c’è nulla di giusto o sbagliato.” Il suo consiglio per gli artisti alle prime armi? Non ascoltate le opinioni degli altri e imparate a correre rischi! “Dovete iniziare a credere in voi stessi e smettere di ascoltare il mondo esterno: non aspettatevi riconoscimento da nessuno a parte voi stessi!” I rischi più grandi che ha preso in nome dell’arte sono Motelscape e GODDESSPHERE, due opere che l’hanno resa famosa, attirando l’attenzione di Miley Cyrus, Baddie Winkle, Meow Wolf, VICE, Dazed e molti altri.

Dalle installazioni colorate ai video musicali, Marina Fini è molto di più di un’artista multimediale: è una persona determinata a donare colore, luce e gioia attraverso il suo lavoro e non vediamo l’ora di vedere altre delle sue incredibili, mistiche opere.

 

Scritto da Vania, tradotto da Luna.
Immagine cortesia di Abe Heath.

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