Messaggio dell’editore
Benvenuti al primo numero del secondo volume di The COMM!
Benvenuti al primo numero del secondo volume di The COMM!
Ci siamo presi una piccola pausa, ma ora The COMM è pronto a tuffarsi nel 2019 con rinnovato entusiasmo!
Volevano cominciare questo nuovo anno in modo ancora più scoppiettante di quello precedente, immagino abbiate notato il rinnovamento del sito. Siamo decisi a portarvi gli stessi contenuti di qualitá, collaborazioni con personaggi di spicco, photoshoot… ma tutto più in grande! Quindi state pronti ad avere sempre di più e di meglio da The COMM!
In questo numero, vogliamo portare la community alle sue origini, dove tutto è iniziato – sulla passerella! Quando una modella sale in passerella l’eccitazione e l’entusiasmo sono palpabili. La musica, le luci, le pose, la promessa di avere un assaggio di una nuova collezione, tutto rende la sfilata uno grande spettacolo in sé e per sé.
Avendo sperimentato la passerella sia come modella che come spettatrice, so bene quanto possa essere elettrizzante. Dietro le quinte, i designer sono nervosi di mostrare i risultati dei loro sforzi di un anno (o della loro vita!), le modelle sono determinate a sfilare con tutta la loro sicurezza, i makeup artist e parrucchieri fanno gli ultimi ritocchi, stando sulle punte dei piedi per mettere un po’ di fard sulle guance di una sinuosa modella, la caffeina che scorre nelle vene di tutti al posto del sangue, rendendo tutti un po’ strambi.
Dalla punto di vista degli spettatori, tutto sta nell’aspettativa. Cosa vedró? Cosa mi lascerá sbalordito? Cosa porteró con me alla fine della sfilata, che immagine, che ispirazione, che impressione? Magari lo spettacolo non sará lungo, ma l’impatto che un solo minuto puó avere sulla mente di un giovane creativo è immenso e potrebbe influenzare profondamente il suo percorso artistico. Un designer si ricorda sempre quale capo, collezione o stagione l’ha spinto a voler creare la propria. L’esistenza stessa delle sfilate è la prova lampante che si può cambiare il mondo (della moda) in pochi minuti.
Naturalmente la passerella non è solo per l’alta moda – gli studenti di moda possono brillare nelle loro sfilate con tutto il loro talento magari ancora poco raffinato ma fresco e fluido, non ancora plasmato e indurito dall’industria.
E poi… poi c’è la strada.
La moda in strada è nella sua forma più grezza. Le regole sono gettate alle ortiche. Nulla è curato – la folla è un mix disomogeneo di marche, alta moda e strada. In molti casi, la strada stessa è una passerella – una passerella da guerriglia urbana, dove si sfila nei propri look migliori per un pubblico inconsapevole. Non si puó certo sottovalutare l’impatto di questa passerella!
La moda per le strade ha sviluppato una cultura propria, evolvendosi negli anni in nuovi trend e tribù. Ogni area di ogni cittá ha una sua atmosfera particolare – potresti stare camminando tra le boutique di alta moda della città, per poi girare una strada piu in su ed incontrare un gruppo sperimentale di fashionistas che hanno lo stesso portamento delle modelle in passerella. Dopotutto si dice “Se ce l’hai, mostralo!”
Questo mese vi presenteremo la sfilata in in tutti i suoi aspetti. La prima parte sarà dedicata al nostro debutto in passerella al Vol. 6 di ON-1 Collective. Aver organizzato un’intera sfilata (in una sola settimana inoltre!) è stato un enorme successo per noi. Quindi vi guideremo passo passo attraverso il processo creativo ed organizzativo di una sfilata fino al traguardo, alti, bassi e attacchi di panico dell’ultimo minuto inclusi!
La seconda parte si concentrerà sul prestigioso Bunka Fashion College festival. Il famoso college di Tokyo organizza tutti gli anni un fashion show per sfoggiare tutto il talento e la creatività dei suoi giovani, ma brillanti studenti.
La terza parte torneremo in strada. La moda per le strade è una parte integrante della vita quotidiana a Tokyo. La vedi ovunque: tra le schiere di impiegati che trascinano i piedi vero l’ufficio, ecco un giovane dai capelli colorati in un outfit scelto con cura meticolosa per rispecchiare l’atmosfera della giornata o il suo umore.
Infine, credo che sia giunto il momento di considerare tutti voi lettori come una vera e propria comunità – la comunità che ho sempre voluto creare con questo progetto. Per unire il nostro seguito online e offline ci vuole una bandiera, un simbolo, un nome che ci rappresenti. Quindi vi saluto nel nuovo anno come…
The COMMunity Members!
Bentornati a The COMM.
Choom