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Jimi

In questo numero, vi portiamo a conoscere Jimi Okelana, fondatore e direttore creativo della compagnia di Tokyo ON-1. Jimi ci svela i segreti dell’industria creativa contemporanea e come vada a influenzare il futuro dei giovani artisti. Scoprite di più nell’intervista!

 

Presentati! Chi sei e cos’è ON-1?

Sono il direttore creativo e il fondatore di ON-1, Inc., un collettivo di professionisti del campo creativo che organizza eventi a Tokyo, Giappone.

Che genere di eventi organizza ON-1?

Durante l’anno passato, ON-1 ha organizzato e dato supporto a eventi che incoraggiano i creativi a pensare meno e creare di più. Mettiamo in contatto persone che condividono gli stessi interessi e mostriamo i loro lavori ad altri creativi altrettanto motivati e interessanti.

Gli eventi vogliono essere uno sforzo comune per creare progetti in un ambiente nuovo, interattivo. La nostra community si interessa a molti campi, dalle arti dello spettacolo all’apprendimento automatico. Spesso progetti iniziati ai nostri eventi portano a lavori remunerati presso compagnie alla ricerca di idee originali per la promozione dei loro prodotti.

Cosa ti ha ispirato a lavorare con giovani creativi?

Ho avuto il privilegio di essere un creativo professionista in Giappone, dopo essermi trasferito qui quasi 12 anni fa. Questa esperienza mi ha portato ad affrontare la crisi economica del 2007/2008 e poi a lavorare con alcuni dei più influenti creativi giapponesi.

Questo mi ha portato a notare il potenziale dei giovani, che spesso viene sottovalutato – c’è un divario sempre più vasto tra l’economia creativa e il capitale d’investimento. Ci stiamo muovendo verso l’era dell’automatizzazione, le industrie dovranno ottimizzare il potenziale creativo dei loro lavoratori. Questo è il cuore di ON-1: vogliamo educare, promuovere idee innovative e offrire un nuovo modello per un’industria creativa sostenibile.

Perchè ti vuoi focalizzare sul Giappone in particolare?

Ho ottenuto grandi benefici dal vivere e lavorare in Giappone, quindi sento di avere una sorta di responsabilità nei confronti di questo paese, devo dare qualcosa in cambio. Nella cultura del business giapponese c’è una certa avversione verso il rischio, si tende ad essere più conservatori, ma cambiare quei “no” in dei “forse” è già un passo avanti. Cercare nuovi modi di implementare la creatività e padroneggiare l’arte dello storytelling come strategia economica sono grandi sfide per me in Giappone.

Quali sono le difficoltà più grandi quando si vuole creare un business in Giappone? Il settore creativo presenta ulteriori ostacoli?

Le sfide più grandi quando si crea una compagnia in Giappone sono allo stesso tempo grandi vantaggi. Intessere relazioni professionali durature richiede tempo, pazienza e l’abilità di “leggere tra le righe”, visto che metà della comunicazione in Giappone non è esplicita. Questa non è una caratteristica unicamente giapponese, ma il sistema educativo e quello professionale sono basati apprendimento meccanico e risultati calcolabili, quindi diventa molto complesso concettualizzare e trovare un valore qualitativo nel pensiero del ventunesimo secolo.

In questo genere di ambiente, avere una mentalità creativa può essere incredibilmente utile. La parte difficile è imparare come creare esempi tangibili e ben riusciti, così che tutti possano guadagnarci. Tutti sono convinti che il futuro sia nell’industria creativa, quindi c’è l’opportunità di scoprire cosa significhi nel contesto del proprio business.

Che consiglio daresti a un creativo che vive in Giappone per riuscire ad avere una carriera nel campo che ama?

Il più delle carriere creative richiede molta consapevolezza di sé e impegno nel migliorare le proprie abilità, ma è anche importante trovare una comunità che possa supportarvi e motivarvi ad andare avanti. Quindi cercate di circondarvi con persone che la pensano in modo simile al vostro, oltre a concentrarvi sulle vostre abilità più commerciabili.

Quali sono i tuoi sogni e obiettivi per il futuro?

Il mio sogno è di continuare a dare supporto ai creativi di Tokyo attraverso ON-1, fornendo una comunità alternativa e spazio per sperimentare e trasformando i nostri progetti in prodotti sostenibili. Ho notato recentemente un bisogno sempre maggiore di concentrarsi su salute e wellness nel mondo del lavoro creativo, quindi vorrei esplorare anche questo aspetto della situazione.

Un ultimo commento?

Meno parole, più fatti!

 

Sito Web

Modello: @jokelana
Fotografia: @anna.boat.prem

Introduzione e domande di Choom, tradotto da Luna.

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