Confini Sfocati: I Volti Mutevoli Della Bellezza
Nel libro “Sulla bellezza e sull’essere giusti” Elaine Scarry scrive di come la bellezza ci emozioni. L’ebbrezza che riceviamo dalla visione di un panorama o un viso bellissimo ci spinge a cercare di riprodurlo, possederlo, proteggerlo. È tramite l’arte (fotografia, moda, musica ecc…) che lo facciamo. E stranamente lo stesso si può dire per le cose “brutte”—ma di questo ne parleremo più avanti. Gli ideali di bellezza esistono da tempo e si sono evoluti nel corso della storia. Per molti di noi questi ideali diventano canoni da inseguire. Interiorizzati, appresi e assorbiti da chi ci circonda: amici, famiglia e l’industria della moda. L’inevitabile pressione sociale per sentirsi conformi è stata stressante, per dire il meno. Ma negli ultimi anni gli standard di bellezza si sono costantemente evoluti per essere più inclusivi e la bellezza alternativa è sempre più accettata nell’industria grazie ai social media. I confini hanno iniziato a sfocarsi. La domanda è necessaria: siamo all’inizio di una rivoluzione nel campo della bellezza?
Immagine cortesia di Vogue.
Mentre le muse della bellezza sono state tradizionalmente rimpiazzate più velocemente di un iPhone, hanno tutte condiviso qualità simili: Il fascino della ragazza della porta accanto di Claudia Schiffer; l’eleganza glamazon di Cindy Crawford; e la raffinatezza da eroina eterea di Kate Moss. L’anno scorso Bella Hadid è stata coronata “la donna più bella del mondo” dall’indicatore di Golden Ratio of Beauty Phi. Ma Bella Hadid non è solamente un “bel viso”, lei è il “volto di Instagram”: giovanile, pelle levigata, zigomi alti, occhi da gatta, lunghe ciglia e labbra carnose1. C’è un certo tipo di look che l’industria considera apice della bellezza e siamo obbligati ad accettare.
I discorsi riguardanti la bellezza sono sempre più sfaccettati a causa dei social media. L’ascesa di artisti nel campo della bellezza alternativa su piattaforme come Instagram hanno inaugurato una nuova era intaccando gli standard esistenti. Esempio è Jazzelle Zanaughtti (a.k.a. @uglyworldwide). Il suo username è in sé l’antitesi della bellezza tradizionale. Jazelle ha le sopracciglia rasate, capelli rasati platinati, e una dentatura dorata che completa i suoi look e outfit all’avanguardia. Il suo stile temerario è apprezzato non solo dai suoi 622 mila followers su instagram, ma anche da brand di alta moda come Savage x Fenty e Palladium Boots.
Immagine cortesia di @uglyworldwide via Instagram.
Non solo Jazelle, ma anche altri noti artisti di bellezza alternativa come Salwa Rahman, Ana Takahashi, Yulia Shur e Nafrayou si stanno spingendo oltre con i loro lavori. Salwa Rahman è un’artista che rifiuta marchi con look sperimentali e vividi. Ana Takahashi, una make-up artist residente a Londra, realizza opere che ricordano i grandi maestri pittori. In ogni caso, la bellezza alternativa non si limita a un look make-up. Yulia Shur esplora una “bellezza avvelenata” attraverso autoscatti, mentre Nafrayou mostra l’importanza dell’autenticità grazie al suo stile forte e all’avanguardia.
La natura dei social media ha svolto un ruolo fondamentale nel guidare la svolta nel settore della bellezza alternativa. I social creano condizioni di parità in cui tutti hanno la stessa opportunità di esprimersi. Ma questa opportunità porta anche all’insicurezza. Come facciamo a distinguerci? Come possiamo evitare di sentirci persi in mezzo agli altri? Giudichiamo gli altri e noi stessi in base a ciò che indossiamo. Un vestito pulito e un taglio di capelli ordinato esprimono “professionalità”, mentre piercing e tattoo sono percepiti all’opposto. È naturale che quell’insicurezza si concretizzi nel desiderio di distinguersi visivamente. E così piattaforme come Instagram diventano lo sfondo perfetto per il bene e il male.
Immagine cortesia di @nafrayou via Instagram.
L’ascesa del volto di Instagram ha di nuovo spianato il campo di gioco nella bellezza e questo ha innescato il desiderio di distinguerci, di mostrare la nostra individualità. E il miglior modo per farlo è creando una bellezza che intrighi, disturbi e confonda. “Non c’è niente di talmente noioso quanto la bellezza. Preferisco le cose brutte, cose che sorprendono… Sei obbligato a farti delle domande quando le vedi”, racconta la designer belga Dries Van Noten2. Con make-up, acconciature e moda, gli artisti di bellezza alternativa sono riusciti a sfondare e trasformare l’eccessiva omogeneità presente nel settore. Sono una boccata d’aria fresca! La presenza della bellezza alternativa nel settore funge da faro e attira l’attenzione sul malessere della bellezza convenzionale.
Viviamo in un’era in cui bellezza, a prescindere da sesso, sessualità o razza viene celebrata (anche nella più piccolo). I social media hanno svolto un ruolo significativo nel movimento della bellezza alternativa, creando responsabilità del marchio e consentendo agli stessi creatori di esprimersi attraverso la propria arte. Indipendentemente dalle aspettative della società di conformarsi alle norme, la bellezza è diversa, liberatoria e mutevole, e non c’è niente di più bello che essere in grado di esprimersi senza scusarsi.
Scritto da Vania, tradotto da Santiago.
Immagine cortesia di @urgalsal_ via Instagram.
1 The New Yorker: The Age of Instagram Face
2 Elle: Dries Van Noten Finds Inspiration In ‘Ugly Things’