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Charlie Jamison

Lo stile di Charlie dice molto del suo carattere. I suoi vestiti sono soffici, dolci e graziosi, e Charlie è esattamente uguale! È una persona graziosa e divertente con uno stile fantasmagorico ed eccentrico. Ogni giorno prova uno stile diverso da quello precedente, ma nei suoi look ci sono temi ricorrenti, cosa che a suo dire la fa sentire come il personaggio di un cartone animato. Pensate all’iconico completo arancione di Velma… se invece vedete un cappello basco francese in giro per Londra, al 99% è Charlie!

Fa anche parte di una delle migliori girl gang di Londra, The Fancy Ladies Club (@fancyladyclub), un gruppo di ragazze fantastiche, tutte ugualmente colorate e alla moda (possiamo unirci a voi, per favore???). Indossa di tutto, dallo stile Lolita a un paio di jeans, e tutti i suoi look sono graziosi senza sacrificare la comodità.

 

Descrivi il tuo stile in 3 parole!

“Cuore in mano” – indosso i miei sentimenti, il che spiega perchè il mio stile cambia così spesso. Sono molto emotiva quando si tratta di vestiti. Quindi invece di scegliere necessariamente i capi che stanno meglio, scelgo quelli che mi fanno sentire in un modo particolare. Sono guidata dalla nostalgia principalmente, quindi ci sono sempre molti colori, personalità, etc.

Com’è cambiato il tuo stile nel tempo?

Comodità! In passato tendevo a sacrificare la comodità per avere un look da star, ma ora non sono soddisfatta, fino a quando il mio look non è comodissimo. Se c’è qualcosa di troppo stretto o pruriginoso, scompare misteriosamente dal mio armadio, e per esempio amo le scarpe platform proprio per questo, perchè sono di tendenza, ma posso anche camminarci e correrci comodamente. Credo che con il tempo abbia anche imparato a non nascondermi dietro la moda. Se indossi parrucche voluminose e look stravaganti, a volte la tua personalità viene un po’ soffocato. Sto facendo del mio meglio per far brillare prima me stessa e solo dopo i miei vestiti. Voglio che i miei vestiti mi rendano sicura di me stessa e che mostrino al mondo come mi sento dentro, ma, a differenza di quando ero una teenager, non voglio che la moda sia una specie di stampella per la mia insicurezza.

Qual è la tua connessione con la cultura Giapponese? Come l’hai scoperta?

L’ho scoperta nel modo più noioso e scontato possibile – “Oh, leggevo i manga da adolescente e guardavo Sailor Moon e Cardcaptors da bambina”. Ricordo di aver comprato una maglietta con sopra Lum di Urusei Yatsura da uno skate shop vicino a dove abitavo e non avevo nessuna idea di cosa fosse, ma era una delle cose più cool che avessi mai visto. L’ho indossata fino a consumarla. È un po’ imbarazzante a dirsi, ma la maglietta è stata il catalizzatore che mi ha spinto a scoprire di più sulla cultura pop Giapponese. Vorrei avere una risposta più interessante. A parte questo, da adolescente ero molto interessata alla moda da passerella, interesse che poi si è evoluto in uno studio della moda alternativa di Tokyo, e che poi si è unito all’amore per la cultura pop e per i fumetti.

Se dovessi spendere un solo giorno in Tokyo, dove andresti e cosa faresti?

Probabilmente comprerei un sacco di merendine, andrei a sedermi in un bellissimo parco e me li mangerei tutti. Poi camminerei in giro fino a quando non avrei di nuovo abbastanza fame da mangiare un’ottima cena.

Dove trovi ispirazione?

Fumetti, serie tv – amo i personaggi dei cartoni che indossano un solo outfit. Un outfit così speciale che non hai bisogno di cambiarlo, perchè rappresenta esattamente chi sei. A volte fantastico di trovare il mio outfit caratteristico. Credo che sia il motivo per cui tendo sempre ad avere motivi ricorrenti, come il berretto o le scarpe grosse – qualcosa che rimanga costante. Mi piace guardare agli abiti che da bambina amavo ma non avevo il permesso di indossare e pensare “ora vi posso mettere quando voglio, perchè sono un adulto e ho i miei soldi da spendere!”

Cosa fai per superare un blocco creativo?

Provo a prendermi una pausa da quello che mi sta causando problemi. Se è la moda, allora mi vestirò in modi meno elaborati per una settimana. Se è la scrittura, mi concentrerò su qualcosa di più visivo per un po’. Non ha senso forzarsi a fare qualcosa che invece bisognerebbe fare per passione, si finisce per essere insoddisfatti dei risultati. Inoltre, distraendosi con altre cose, i problemi si risolvono da soli, come per magia. Molti dei miei blocchi creativi sono causati dal fatto che mi convinco di essere bloccata – capite cosa intendo? Quindi, se vi sentiti di essere in un vicolo cieco, prendetevi una pausa. Fate una passeggiata, andate a una mostra, state nella natura, guardate uno show, mangiate qualcosa di buono. Troverete presto qualcosa che vi faccia tornare la carica!

Qual è l’ultimo “pezzo di cultura” (libro, album, film) che hai amato e perchè?

Sono un animale incolto che guarda serie tv e vecchie puntate di Star Trek. Ma il mio film preferito è “Brazil” di Terry Gillam. È divertente, intelligente e ha le scene più strani e interessanti che abbia mai visto, praticamente è tutto ciò che vorrei essere. Si concentra molti sul tema dell’escapismo, che è sostanzialmente il cuore della mia personalità.

Quali sono i tuoi sogni e progetti per il futuro?

Voglio avere successo senza sacrificare la mia personalità. Vorrei fare sentire la mia voce un po’ di più, fare più baccano. Voglio rimanere gentile. Ho fatto molto strada essendo me stessa, quindi spero che questa strategia funzioni ancora per un po’.

 

@charliejamison

 

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